allergia al polline

Allergia al polline: i rimedi per stare bene

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Non solo coronavirus. In questi giorni siamo alle prese anche con l’allergia al polline e c’è da scommettere che ne avremo per un po’. Il cambiamento climatico provoca anche l’innalzamento delle temperature e così nonostante sia febbraio fa caldo. Di conseguenza le piante iniziano a fiorire e si sta verificando un rapido incremento delle concentrazioni di polline nell’aria.
Il nocciolo, l’ontano, il cipresso, la betulla, l’olmo e il pioppo stanno fiorendo e il permanere del bel tempo farà sì che nelle prossime settimane permanga intenso il volo pollinico.

Sintomi

Non tutti siamo allergici ai pollini. I sintomi classici di questa tipologia di allergie coinvolgono gli occhi, le vie respiratorie e le mucose del naso. Tra quelli nasali più ricorrenti: starnuti ripetuti, prurito, sensazione di naso chiuso, riduzione dell’olfatto, secrezione di muco. Per i sintomi oculari spiccano: prurito alle congiuntive che appaiono arrossate ed edematose, lacrimazione e fastidio alla luce. Tra sintomi respiratori più indicativi: tosse secca e stizzosa e difficoltà a respirare, a volte crisi di tipo asmatico.

Consigli per allergici

Durante la stagione dei pollini le persone che soffrono di allergia devono osservare l’andamento della carica pollinica giornaliera per evitare il contatto con i pollini responsabili delle allergie di cui si soffre, basta consultare il bollettino dei pollini della zona dove si vive. Cosa fare in pratica? Ecco i consigli dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima di Bolzano.

  • Ridurre le attività all’aperta nei periodi di fioritura critici, evitando quei luoghi in cui sono presenti le piante responsabili della propria allergia. In generale, i pollini vengono rilasciati nell’aria soprattutto nelle giornate calde, secche, assolate e leggermente ventilate.
  • Dopo una giornata all’aperta è bene fare la doccia per rimuovere i pollini che si sono accumulati sui capelli.
  • Gli indumenti utilizzati durante il giorno non andrebbero tenuti in camera da letto e bisognerebbe evitare di far asciugare il bucato all’aperto per evitare eventuali accumuli di polline.
  • Come luogo di vacanza preferire le località marine o d’alta montagna: il vento che di giorno spira dal mare verso terra convoglia aria priva di pollini, mentre a quote elevate la produzione pollinica è ridotta.
  • Quando si programmano le vacanze, è meglio consultare i calendari dei pollini della zona di destinazione, poiché la stagione di fioritura della pianta alla quale si è allergici potrebbe essere diversa.
  • Quando si viaggia in auto i finestrini dovrebbero rimanere chiusi.
  • Rivolgersi al proprio medico di famiglia per effettuare tutte le indagini specialistiche appropriate per identificare i pollini responsabili.

Anna Simone

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