Amazon contro la legge Levi. Addio amore, libri e poco inquinamento!

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Amazon, amore mio… credo si siano organizzati per fare cartello con questa storia della legge Levi che riduce la possibilità di applicare lauti sconti sui libri. E’ ammesso un massimo del 15 per cento su quelli in lingua italiana, per i libri in altra lingua non cambia nulla. Stanno provando a separarci, ma noi non dobbiamo arrenderci, un modo per salvare la nostra storia deve esserci!!!

E pensare che facevo sempre un grande ordine per ridurre l’impatto ambientale che derivava dal trasporto: un solo viaggio per tanti libri. Tu mi rendevi felice con le scatole riciclabili, essenziali, di una grandezza giusta senza materiale ingombrante e inutile: eri perfetto e puntuale.

Perché le cose belle o fanno male o tentano di distruggerle?! In Italia poi sono specialisti nello spazzare via quanto c’è di utile. Dicono che la legge Levi servirà per tutelare i rivenditori indipendenti, mettendoli al riparo dalla concorrenza selvaggia e dalle sconvolgenti campagne di sconto.

Chissà se è vero, se sono stati mossi davvero da tali nobili scopi. Al solo pensiero che l’abbiano fatto per allontanare dalla cultura quelli che ne sono attratti, rimango spiazzata. No, magari non sono così perfidi… Sai, qui si respira un brutto clima, “noi del popolo” ultimamente scopriamo cose singolari, come i privilegi della casta politica. Il ristorante del Senato ci costa 5 milioni e mezzo l’anno, però i politici un piatto di spaghetti con alici lo pagano solo 1 euro e 60 centesimi: noi mettiamo la differenza.

Amazon tu come giustifichi che non abbiano pensato a regolamentare la concorrenza spietata che questo ristorante fa agli altri ristoranti? Si accaniscono solo contro il nostro amore fatto di poesia, di fantasia, di letture appassionate sotto il cielo stellato d’estate e sotto le coperte d’inverno.

Io sono qui a chiederti di non perdere la tua anima green per recuperare le perdite degli ordini … Magari capiterà che comprerò meno libri per ovviare all’aumento dei prezzi che ti costringeranno ad applicare dal primo settembre, ma ti prego: non cambiareeeeeeeee.

Anna Simone

P.S. I parlamentari hanno sconti anche sui libri?

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