È un brutto spettacolo quello che sta andando in scena a Roma: si stanno effettuando abbattimenti selvaggi di alberi, potature e sfalci in piena stagione di nidificazione.
A lanciare l’allarme è l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa), che invita i cittadini della capitale a fare segnalazioni ai Carabinieri forestali (telefonando al 1515 oppure al 112) o alla polizia municipale quando vedono ditte che potano in piena stagione riproduttiva.
Vietato distruggere o danneggiare i nidi
Il Regolamento per il benessere degli animali e il nuovo Regolamento del verde vietano interventi di potature e abbattimenti da aprile ad agosto. Ovvero durante la riproduzione degli uccelli e della piccola fauna selvatica che trovano riparo tra le fronde degli alberi e nei cespugli.
I nidi sono protetti dalla legge nazionale e dai Regolamenti comunali che ne vietano la distruzione. In caso di uccisione di pulli si configura la fattispecie dell’art. 544 bis del Codice penale (Uccisione di animali).
La violazione del divieto di distruggere o danneggiare i nidi e disturbare la fauna selvatica durante il periodo della riproduzione comporta sanzioni penali e amministrative.
Il Regolamento sulla tutela degli animali comunale all’art. 49 vieta di “danneggiare o distruggere i nidi di uccelli nel periodo riproduttivo”. Così come vieta di “effettuare potature di siepi e alberi impiantati su suolo pubblico che danneggino o rimuovano nidi o ricoveri utilizzati da uccelli o altri animali nel periodo riproduttivo”.

Le potature alberi sono vietate nel periodo di nidificazione
“Il nuovo Regolamento del verde parla chiaro – spiegano dall’Oipa -. Le potature devono essere realizzate nel rispetto della nidificazione dell’avifauna, escludendo il periodo che va da aprile ad agosto, fatti salvi gli interventi urgenti dettati da ragioni di sicurezza e incolumità pubblica”. In questi mesi la potatura non può essere effettuata su alberi in cui siano presenti nidi di uccelli o tane abitate da piccoli mammiferi o che siano utilizzati come dormitorio o posatoio da specie rare o di pregio (art. 33 al co. 4).
“Si tratta di pratiche eticamente condannabili in questo periodo e contrarie alle stesse disposizioni comunali romane e alle direttive comunitarie – osserva Rita Corboli, delegata dell’Oipa di Roma. Stiamo ricevendo numerose segnalazioni d’interventi devastanti per il verde e per gli uccelli un po’ da tutta la città, dal centro alla periferia. Noi consigliamo ai cittadini di denunciare questi interventi fuorilegge ai Carabinieri forestali e alla polizia municipale”.
Anna Simone