Così adesso vanno di moda dei coloratissimi fiori in plastica, made in China ovviamente.
L’ho scoperto qualche giorno fa facendo un giro al mercato locale. Mi sono sentita così giù. Non sono riuscita a capire se ero triste per l’appuntamento dal dentista che avrei avuto 20 minuti dopo, o per aver intuito la nuova ondata di epidemia che sta iniziando a diffondersi in molti interni nostrani. Quando ci sono un sacco di bancarelle con lo stesso prodotto, finisce che lo ritroviamo ovunque, fateci caso!
Non sopporto le cose finte e ho l’allergia a quelle inquinanti!
Che bisogno c’è di piazzare fiori di plastica?
Esistono già i fiori secchi, ma sono veri e super arredanti. Durano mesi e quando ci si stanca del colore si possono sempre gettare nell’organico. Personalmente non mi stanco mai 🙂
Oppure in commercio si trovano i fiori in legnetto, di molte varietà e tonalità!
Perché abbiamo la mania di dover essere impattanti con i nostri gusti, anche quando non è necessario?
Vi supplico, non comprate i nuovi fiori in plastica, hanno viaggiato chilometri per giungere dalla Cina all’Italia. Spesso, inoltre, i controlli sulla plastica cinese rilevano del materiale non conforme agli standard di sicurezza, con sostanze chimiche pericolose che risultano dannose per la salute umana. Nessuno regala niente, se qualcosa ha un prezzo troppo basso c’è l’inganno, il trucco 🙂
Vi piacciono i fiori che colorano il mondo? A me sì, girasoli, tulipani e papaveri sono i miei preferiti, ma sono bellissimi da vedere nei campi, perché quelli recisi durano solo la felicità di qualche giorno. In ogni caso, se non potete resistere ai mazzi di fiori, vi chiederei di evitate quelli in plastica o peggio quelli in plastica tossica!
Anna Simone
Bè io in classe con i miei alunni rciclo plastica e ne creo oggetti… anche fiori… il fine buono giustifica i mezzi …
In primavera seminiamo anche quelli veri… ma credo sia importante far capire come elementi di rifiuto differenziato possano essere riutilizzati… come del resto con la carta… fogli di quaderno accortocciati o fotocopie a iosa utilizzate nel precedente anno vengono raccolti e e con la tecnica della cartapesta lavorati e fatti diventare nuovi fogli…
Un abbraccio
Fata scalza
Ciao cara,
mi invieresti un paio di foto di questi lavoretti? Mi sembra molto interessate per scriverci un post!
A presto e grazie
Anna
Purtroppo non posso condividere tutto ciò che dici . Premetto che lavoro per una azienda che importa fiori artificiali . I nostri fiori non sono per niente tossici , anzi di solito se su un fiore trovi la targhetta dell’ importatore ( cosa che ora è d’obbligo ) puoi stare tranquillo che di tossico non hanno niente.
Per quanto riguarda la qualità , ci sono diverse fasce di qualità prezzo : come hai detto tu ci sono fiori artificiali brutti e inguardabili ma anche perfette imitazioni degli originali naturali.
Salve grazie per l’intervento!
Personalmente ho visto dei fiori di plastica con un marchio Ce, e prodotti in Cina.
Avevano una terribile puzza di plastica, anche se con una marchiatura di sicurezza del prodotto.
Certamente non tutta la plastica e’ tossica e non tutti i fiori di plastica sono tossici, tuttavia spesso in, generale, i prodotti provenienti dalla Cina sono pericolosi.
Io sono contraria ai fiori in plastica per i motivi che ho espresso nel post… Ho visto sul vostro sito che producete anche fiori in seta, organza e fiori secchi: questi mi piacciono e li trovo arredanti senza inquinare:-)
Anna