Diciamo la verità: sul Sistri non si capisce nulla. Di certo non per disinformazione ma perché manca chiarezza dai vertici. Ci sono anche giornalisti che in alcuni articoli hanno lavorato di fantasia, ma sono una minima parte.
Se si attinge alla fonte (portale del Ministero dell’Ambiente, portale Sistri, call center Sistri) le cose non migliorano di molto.
Sistri? Che cos’è, si domanda la gente sapendone poco e niente. Se ne sa poco perché ne parlano poco, anche se sono coinvolte ben 360 mila aziende nostrane.
Gli organi di stampa quasi lo evitano!
Il Sistri è un pasticcio italico nato 19 mesi fa come sistema digitale di controllo dei rifiuti. Controllare che fine fanno i rifiuti attraverso un sistema informatizzato per sostituire l’attuale cartaceo. L’idea è buona, la realizzazione no (affidata tra l’altro, con una sorta di gara segreta, a un’azienda che ora risulta indagata). Per tutto questo le aziende hanno avuto forti mal di pancia 🙁
In molti hanno accusato le “menti” e i progettisti di non aver mai avuto a che fare con i rifiuti. Insomma, molta teoria e poca pratica!
Stando alle ultime notizie, si parte il 9 febbraio 2012. La ministra appare fiduciosa … i problemi da risolvere sono comunque moltissimi.
Ma a voi starebbe bene una cosa del genere?!
Se volete saperne di più e se siete interessati a leggere i commenti degli operatori del settore, vi segnalo questo mio articolo su Tekneco 🙂
Anna Simone