Ognuno ha le proprie madeleine che riportano indietro nel tempo. E se per Proust erano dei dolcetti, per me sono alcuni profumi e sapori. Il profumo del campo coltivato a pomodori, quello del fienile e il sapore delle melanzane dorate e fritte… particolari che mi fanno tornare immediatamente bambina 🙂
Ogni volta, quando finisce l’incanto, rimango sorpresa dalla capacità della memoria di mettere a fuoco dettagli che avevo dimenticato e, invece, erano conservati chissà dove!
I viaggi nell’infanzia sono sempre brevi e subito dopo mi riempiono di un sentimento fatto di un misto di allegria, malinconia e nostalgia…. Raramente vado nel passato senza tornare con almeno un pizzico di nostalgia. Credo sia la consapevolezza di un tempo lontano, trascorso, sfuggente. Ma chi non vorrebbe essere di nuovo bambino anche per un giorno solo? 🙂
A me piacerebbe, ma solo negli anni 80’. Ci riflettevo sabato sera mentre passeggiavo tra le bancarelle di una festa popolare. I bambini di adesso sono sfortunati, possono giocare con giocattoli fatti di plastica cinese, spesso tossica e quasi sempre in solitudine. Magari sono super tecnologici, tuttavia i nostri erano più belli, forse semplici, ma capaci di scatenare una fantasia straordinaria.
Quelli a cui penso ora sono pochi ma ne ho avuti tanti, probabilmente mi viziavano da piccola perché non ho il ricordo di nessun “no” traumatico, anzi!
La mia bambola preferita si chiamava Simonetta, doveva essere di buona qualità perché è riuscita a sopravvivere fino ad oggi. Certo ha moltissimi acciacchi! I capelli sono devastati. Credo di aver impiegato tutta l’infanzia per convincermi che una volta tagliati non sarebbero ricresciuti. Non solo a lei ma anche alle altre bambole!!!
Poi la bici rossa con il campanello quasi sempre rotto, una tartaruga di peluche gigante, gialla e verde, un bruco di plastica e una moto Honda giallo ginestra, su cui salivo e con cui sono andata a sbattere quasi ovunque. Aveva una batteria ricaricabile ma aveva tempi di attesa lunghissimi!
Non scambierei nessuna di queste cose con un solo gioco “plasticoso” moderno. E voi?!
Anna Simone