Tra 5 anni i nanocristalli di silicio legati a dendrimeri serviranno per ottenere un nuovo materiale per le celle fotovoltaiche che produrranno maggiore energia a basso costo.
Questo singolare progetto si chiama PhotoSi ed è portato avanti da Paola Ceroni dell’Università di Bologna. Non è un cervello in fuga, fortunatamente, perché con il suo team lavorerà in Italia, dopo aver ricevuto un finanziamento europeo di un milione e 200mila euro legato al programma Erc starting grant.
Non so se a voi capita, ma spesso quando leggo di grandi idee e intuizioni scientifiche rimango super stupita, perché a me non sarebbero mai venute in mente. Insomma fosse per me il mondo sarebbe rimasto all’età della pietra 🙂
Ho provato a saperne di più intervistando la Ceroni, docente di chimica generale e inorganica all’Università di Bologna. Mi è sembrato un progetto molto affascinante e di concreta realizzazione. Se anche voi siete curiosi, leggete questo articolo su Tekneco e magari poi lo commentiamo insieme!
Anna Simone
Come al solito si dice gatto senza averlo nel sacco.
Scrivi:
“Tra 5 anni i nanocristalli di silicio legati a dendrimeri serviranno per ottenere un nuovo materiale per le celle fotovoltaiche che produrranno maggiore energia a basso costo.”
Errata la parte finale. Corretta è: Produrranno un’energia aleatoria con costi diversi seppure sempre alti.
Oggi con i 7 GWp già installati tutti coloro che pagano le bollette elettriche devono sapere che verranno salassati di 100 miliardi di Euri.
Cosa dire di un popolo che non sa più neppure la semplice aritmetica per capire che lo stanno buggerando!
Prova a dare alla dott.ssa Paola Ceroni la mail del prof. Franco Battaglia.
Uno scambio di vedute potrebbe essere utile ad entrambi; dopotutto Bologna è poco distante da Modena.
Anna mandi.
Renzo Riva
Buongiorno Renzo,
l’Unione Europea la pensa in modo differente: hanno investito sul progetto finanziandolo con una grossa cifra.
Hanno ritenuto concretamente realizzabile gli obiettivi del progetto PhotoSi… il fine ultimo è produrre energia a basso costo grazie a dei materiali innovativi.
Ciao ciao
Anna