Il famoso periodo delle vacche grasse è finito da un pezzo. Viviamo in tempi di vacche magre e più o meno tutti stiamo attenti a evitare gli sprechi, sia per non infierire sull’ambiente sia per non far piangere il portafoglio. A incidere sul bilancio famigliare, più di quanto si creda, è l’acqua calcarea per il forte impatto soprattutto sui consumi energetici. Ogni millimetro di calcare che si deposita su resistenze e serpentine che scaldano l’acqua provoca un aumento del consumo energetico del 18%.
Conseguenze del calcare
“In molte case arriva acqua di eccessiva durezza, che fa aumentare il consumo di energia e fa perdere di efficienza agli elettrodomestici, perché gli scambiatori di calore di lavatrici, lavastoviglie e calderine si rivestono di uno strato di calcare.
Bloccando le canalizzazioni, inoltre, il calcare diventa una sorta di isolante termico che rende necessario riscaldare di più l’acqua, causando ulteriori sprechi”, spiegano da Culligan, azienda leader nei sistemi di trattamento dell’acqua.
Tra l’altro, più è calcarea l’acqua e più c’è consumo di detergenti nei lavaggi e nell’igiene personale, visto che una parte del sapone, combinandosi con il carbonato di calcio, viene sprecato.
Soluzione per il calcare
Che fare? Una soluzione è installare un addolcitore d’acqua, un sistema che trasforma i sali di calcio e magnesio in sali di sodio, quest’ultimi rimangono in soluzione e non generano incrostazioni né depositi.
La bella notizia è l’aiuto economico che arriva dall’Ecobonus 2020: agevolazioni fiscali su acquisto e installazione dei sistemi di trattamento dell’acqua per prevenire la formazione del calcare.
Grazie alla nuova finanziaria, infatti, chi sceglie di installare un addolcitore d’acqua può beneficiare delle aliquote ridotte Iva e delle detrazioni Irpef. Nello specifico, è prevista l’aliquota Iva ridotta al 10%, mentre la detrazione Irpef è pari al 50% in interventi di manutenzione straordinaria.
Il montaggio di un addolcitore richiede un intervento di allaccio alla rete idrica che, se eseguito nell’ambito del rinnovamento dell’impianto idraulico esistente con modifiche strutturali, consente di accedere alle detrazioni fiscali anche sulle spese per i lavori.

Risparmi con l’addolcitore
L’addolcitore, infatti, garantisce maggiore durata alle tubazioni di casa, preserva l’impianto idraulico-sanitario e mantiene gli elettrodomestici performanti. Inoltre, se l’acqua è meno dura c’è una riduzione dei detergenti per la casa: dall’anticalcare ai detersivi, fino agli ammorbidenti, perché un’acqua senza calcare lega meno sapone e rende soffice il bucato senza bisogno di additivi.
Secondo i dati Culligan l’impiego di un addolcitore assicura un risparmio economico per una famiglia media di 3 persone che può arrivare fino a 500 euro l’anno: il 50% su detergenti casa e persona, il 5% sulle bollette di luce e gas, il 10% sulla manutenzione degli elettrodomestici e sulla manutenzione straordinaria degli impianti.
Viste le detrazioni dell’Ecobonus conviene pensare su da farsi.
Anna Simone