Prima di tutto la comodità. Poi la tasca e infine anche lo smaltimento. Quest’estate al mare, per lo sport e nella vita di tutti i giorni, scegliamo con cura la soluzione migliore per noi.
Gli assorbenti interni, in cotone idrofilo, posti all’interno del canale vaginale, assorbono il flusso trattenendo eventuali fuoriuscite. L’inserimento può risultare doloroso a causa della scarsa conoscenza del proprio corpo o in presenza di un imene filamentoso e duro o per via di un irrigidimento eccessivo del muscolo.
Attenzione, se questo tipo di dolore dovesse persistere non sottovalutiamolo, potrebbe essere il segnale di un’infiammazione vaginale o avvisaglia di una maggiore difficoltà ad avere rapporti sessuali.
La coppetta o coppa mestruale, invece, completamente in silicone e della misura che più ci si addice, si adatta al corpo aderendo all’interno della vagina, dove raccoglie il flusso mestruale anziché assorbirlo. La si può riutilizzare – alcune in base a modelli e marche anche per dieci anni – risparmiando molto denaro. Posizionarla, come per il tampone può risultare fastidioso, il consiglio è quello di chiuderla a “tulipano” a “7” o a “c” prima dell’inserimento.
Nel caso della coppetta l’ambiente ci guadagna, questa infatti può essere riutilizzata molte volte dopo l’uso, previa accurata sterilizzazione.
Chi utilizza la coppetta riferisce che non soffre di secchezza vaginale o irritazioni, a differenza dei tamponi non altera l’equilibrio della mucosa, sono anche ridotti i rischi di fibre sintetiche in vagina.
Che sia tampone o coppetta, in caso di difficoltà nell’inserimento rechiamoci dal nostro ginecologo di fiducia per dei consigli specifici e se necessario per una dimostrazione pratica.
Rosa Cecere, consulente sessuale
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