Mangiare cous cous potrebbe sembrare la scoperta dell’acqua calda e forse un po’ lo è, almeno per me. Questo alimento naturale fatto da granelli di semola di grano duro ha il vantaggio di esser preparato in poco tempo, di far bene a noi stessi e di essere a basso impatto ambientale.
Sono sempre stata scettica verso il cous cous sia perché è diventato di moda negli ultimi tempi sia perché spesso lo condiscono con il curry, spezia che non mi piace. Ho una certa avversità al curry da quando la cucina di un appartamento in cui vivevo a Dublino odorava di curry in ogni ora del giorno e della notte: (de) merito dei precedenti coinquilini che ne dovevano aver fatto un uso abbondante.
Tornando al couscous, preparalo in casa è una svolta. Quante volte capita di arrivare all’ultimo minuto affamati e con poco tempo per cucinare?
Con il couscous in massimo dieci minuti si riesce a preparare un piatto invitante, ad esempio, è buono con pomodorini freschi, rucola, olive nere e olio extra vergine di oliva. Ma le ricette sono davvero tante, prendete spunto in rete se non avete voglia di usare la vostra fantasia gastronomica. Per giunta è un prodotto che costa poco (2/3 a confezione, per un piatto serve la quantità di una tazzina di caffè) e che fa bene all’ambiente: basta una minima quantità di acqua – rispetto a quella usata per cuocere la pasta o il riso – e un trascurabile consumo di gas per scaldarla, volendo si può addirittura usare acqua a temperatura ambiente.
L’ho già eletto prodotto dell’estate, prevedo abbondanti scorpacciate!
Anna Simone
Non pensavo fosse così facile! Non vedo l’ora di provarlo!
Ciao cara, è davvero semplice: una svolta per me che sono un po’ pigra in cucina, ma che non cedo alle schifezze alimentari;-)