Come sono dopo l’International Forum on Food and Nutrition

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Alzi la mano chi non butta nell’immondizia del cibo, che si tratti di qualche boccone avanzato, di intere confezioni scadute o di scatolette aperte rimaste nel frigo, il concetto non cambia.

Alzi la mano, invece, chi riempie 135 litri di secchi d’acqua e poi li rovescia sul cemento … nessuno sano di mente, direte voi!

Eppure lo facciamo tutti, chi più chi meno, ogni volta che gettiamo un alimento nell’organico. E’ stata questa la mia prima riflessione mentre partecipavo all’International Forum on Food & Nutrition, organizzato dalla Barilla, da cui ho ricevuto un invito come blogger.

Ve la faccio breve! Ad esempio per arrivare ad un uovo di gallina servono in media 135 litri di acqua. Così se un semplice uovo rimane nel “reparto dimenticatoio” del frigo, e quando lo vediamo è troppo tardi, abbiamo buttato nella spazzatura il suo valore monetario più l’inutile impatto ambientale. Gli esperti fanno riferimento all’impronta di carbonio, all’impronta ecologica e a quella idrica.

Mi soffermo su quest’ultima, forse la più immediata e scandalosa. Ogni alimento è portatore delle cosiddetta impronta idrica. La carne, la frutta secca, l’olio, il formaggio il burro e la carne suina rappresentano gli alimenti che comportano un maggior utilizzo di acqua. Frutta fresca, cereali da colazione, patate e ortaggi, sono quelli con una bassa impronta idrica, appunto.

Per quanto mi riguarda l’ultimo alimento gettato nel cestino è stata mezza pizzetta bianca… disgustosa non si poteva mandar giù: un pessimo acquisto. L’ultimo cibo, invece, che ho salvato è stato ¼ di snack durante il Barilla Forum. Mi era venuta fame mentre seguivo un workshop e ho aperto una barretta al riso e cereali. Purtroppo la fame è andata via subito e sono rimasta con lo snack dalla confezione semidistrutta. L’ho richiusa alla meglio e ho conservato il tutto in borsa finendolo in un secondo momento. Sembra la scoperta dell’acqua calda eppure spesso preferiamo non conservare le rimanenze.

Voi, invece, che alimento avete salvato e quale avete consegnato alla discarica?

Provate a fare un rapido calcolo, tanto per rendervi conto di quanta acqua avete messo negli ipotetici secchi per poi rovesciarli su una piazzola di cemento.

Anna Simone

4 comments

  1. Ciao!

    L’impronta idrica, gestita come la stiamo gestendo, è una bomba su cui stiamo seduti fischiettando…mamma mia.

    Hai fatto proprio bene a parlarne. L’informazione può fare la vera differenza, anche perché è una questione grave eppure se ne parla ancora pochissimo, e questo rende ancora più difficile collegarla ai nostri gesti/acquisti quotidiani, capire che il nostro ruolo singolo è attivo, eccome 🙁

    Che tu sappia, su questo forum c’è qualcosa da vedere in streaming?

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