Schifezze alimentari, sapere o non sapere questo è il dilemma! Il post lo scrivo, magari potrebbe risultare utile anche agli altri.

La sostanza sotto accusa questa volta è l’acrilammide, non per il nome che potrebbe risultare antipatico, ma perché è una sostanza cancerogena. Gli esperti del settore ci avevano avvisato da tempo e soprattutto lo avevano fatto presente alle industrie alimentari nel lontano 2002.
E’ una sostanza che può formarsi in alimenti contenenti amido come patatine fritte, pane e fette biscottate, durante una semplice cottura alla griglia, al forno e durante una frittura. La buona notizia è che si forma per temperature pari o superiori a 120°C.
Le industrie si erano impegnate a inventare delle modalità per ridurne la formazione, ma secondo i risultati del nuovo rapporto dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, l’acrillamide non è diminuita nei prodotti industriali confezionati.
Che fare? Formalmente aspettare che l’Unione Europea emani una legge in cui compaiano i limiti massimi di acrilammide per cibo. Non è stato dimostrato un nesso causale acrilammide-insorgenza di tumore, ma si sa che è cancerogena.
Nel frattempo, io consumatrice indifesa, terrò presente che la sostanza in questione potrebbe formarsi in biscotti, cracker, fette biscottate, prodotti di panetteria, cereali per la prima colazione, patate e patatine fritte, prodotti a base di patate fritte, se cotti ad alte temperature.
Anna Simone
P.S. Quindi oggi a pranzo cosa posso mangiare?!
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