Posted by Il mio amico Cristian mi domandava spesso: «Anna cosa hai mangiato oggi»? Secondo lui mangiare bene o male durante la giornata influiva sull’umore! A quei tempi, altrettanto spesso, mi rifiutavo di rispondergli perché la consideravo una domanda sciocca… adesso,invece, la penso come lui 🙂
Probabilmente se ora Cristian fosse qui dovrebbe domandarmi: «Anna cosa hai mangiato oggi, cibi normali o cibi radioattivi»?!!!. E questa la considererei una domanda intelligente!
Come la mettiamo con la contaminazione degli alimenti giapponesi? Il Governo del Sol Levante rassicura i propri cittadini, ma se io avessi gli occhi a mandorla e vivessi in Giappone mi sentirei sicura? Da quello che ho letto assolutamente no.
Qualcuno potrebbe farmi notare che siamo a molti chilometri di distanza, che ci sono i controlli del Governo locale e quelli italiani. Certo… allora questa sera vogliamo andare in un buon ristorante giapponese per mangiare: Tsukimi Soba, Kamaboko, Nabeyaki Udon da condire con salse e salsine, senza farci mancare il Gelato al Maccha?!
Facciamo così, leggete questo mio articolo riguardante i pericoli dei cibi radioattivi, pubblicato su Tekneco, e poi decidiamo cosa vogliamo mangiare e dove andare!
Anna Simone
P.S. Fatemi sapere per quanti devo prenotare!
Anna, il problema della radioattività degli alimenti può far pensare, ma davvero pesa più di quello creato dalle modalità di coltivazione o di allevamento? Io in fondo penso di no. Mangiamo cibi avvelenati da tutta la vita, le verdure certo, ma soprattutto le carni. Chi mangia pollo o carne bovina senza preoccuparsi di come e di cosa viveva il pezzo di carne che ha nel piatto, oggi dovrebbe preoccuparsi del proprio sushi in versione nucleare? …. mmmmm…. Tra polli chimici e sushi radiottivo io davvero non saprei cosa scegliere…
Secondo me dobbiamo preoccuparci sia del “sushi in versione nucleare” sia “dei polli chimici”.
Entrambi sono alimenti tossici che se l’organismo riesce a gestire bene, altrimenti scatta ad esempio il tumore.
Per il radioattivo purtroppo ci sono danni ancora maggiori.
Mmm “io speriamo che me la cavo”?!