The new italian dream: 4 reattori EPR!

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Sbarazziamoci del Referendum abrogativo del 1987 frutto della paura dello sconcertante disastro di Černobyl’, e frutto di poca lungimiranza in materia.

Siamo nel 2011 e  molti Paesi Europei, da anni, producono energia dall’atomo!

Solo noi Italiani, provinciali e sprovveduti, non ce la siamo sentita di investire sul nucleare. E’ tempo di cambiare marcia e iniziare la costruzione dei reattori di terza generazione, gli EPR.

A Olkiluoto, in Finlandia, i francesi stanno costruendo proprio un reattore EPR. Certo ci sono parecchie complicazioni: saldature che non quadrano e slittamento dei tempi di consegna, ma sono intoppi che possono capitare. Al momento non è possibile neppure testarne la sicurezza perché non esistono EPR funzionanti nel mondo, ma noi li vogliamo lo stesso: ci hanno detto che sono sicuri! Noi compriamo a scatola chiusa, ci fidiamo dei nostri cari cugini d’Oltralpe.

Non importa neppure che accreditate stime prevedano la fine dell’uranio intorno al 2060. Siamo stati fermi 24 anni, adesso ha senso rincominciare: investiremo 40 miliardi di euro, impegnandoci italianamente per non far aumentare il costo degli appalti, e usufruiremo dell’energia nucleare per circa 20 anni.

Le finanze dello Stato non saranno intaccate come ci garantisce il comma 4 dell’art. 7 del Decreto Legge 112/2008, che recita “nessun onere“ per le finanze pubbliche.

Noi italiani accollandoci i costi ritroveremo il senso del bene comune ormai smarrito. Le bollette, logicamente, aumenteranno ma saremo contenti di dare il nostro contributo per il raggiungimento della famosa quota del 25% di elettricità da nucleare.

Chi ben inizia è a metà dell’opera, e solo con gli EPR abbiamo iniziato benissimo!!!!

Benvenuto nucleare: ti stavamo aspettando a  braccia aperte!

Anna Simone

  1. ABBIAMO BRIGATO PER SOPRAVVIVERE ALLA NATURA; PRIMA SULLE PALAFITTE E VIA DISCORRENDO FINO A OGGI PER AVERE PIU’ SOPRAVVIVENZA E COMFORT.

    VOLETE LE CAVERNE?
    ACCOMODATEVI!

    Sì un bel benvenuto al nucleare.

    Uranio 235 FISSILE è lo 0,7% di tutto l’uranio disponibile sulla terra.
    Uranio 238 FERTILE è il 99,3% di tutto l’uranio disponibile sulla terra.
    Oggi si utilizza nelle attuali centrali solo l’Uranio 235 FISSILI.
    Con i prossimi di IV GENERAZIONE si potrà utilizzare in parte anche il FERTILE.
    Con i reattori di V GENERAZIONE, quelli che non produrranno scorie, si potrà utilizzare anche il Torio 232 che al pari dell’Uranio 238 è FERTILE e sarà il combustibile ancira più abbondante e variamente distribuito nel momdo..

    COS’È L’ E N E R G I A?

    Energia è la capacità di svolgere lavoro, nello specifico lavoro meccanico. L’energia trasformata in lavoro meccanico si concretizza in beni di consumo e in servizi, in definitiva in benessere. Maggiore è la quantità d’energia fruibile a basso costo, maggiore è la quantità di lavoro meccanico, beni e servizi, grazie ad essa fruibili, in definitiva maggiore è l’opulenza d’una società,
    Come si fa ad avere un’idea a “misura d’uomo” della quantità d’energia che oggi utilizziamo?
    Facciamo riferimento proprio all’uomo, la cui potenza media, sotto sforzo protratto, è di un decimo di cavallo, pari a circa 75 Watt, ovvero la potenza assorbita da una lampadina tradizionale di media potenza.
    Per azionare un moderno ferro da stiro di 1000 Watt (W) si dovrebbe impiegare l’energia di almeno 13 uomini; andare in giro con una vettura di media potenza (70 CV) è come farsi scorazzare da una portantina sorretta da 700 schiavi. Una cosa impensabile persino per il più folle e megalomane degli imperatori romani.

    L’importanza dell’energia in una società moderna
    Fu l’introduzione del cavallo, al traino dei carrelli prima spinti dall’uomo, nelle miniere inglesi di carbone, che, aumentando la produttività per addetto e di conseguenza riducendo i costi del chilogrammo di carbone, rese possibile la prima rivoluzione industriale, consentendo l’impiego e la diffusione delle prime macchine termiche negli opifici.
    Il lavoro meccanico a costi competitivi che si sommava a quello manuale dell’uomo consentiva di accrescere la produzione di beni ed i consumi, di produrre maggiore ricchezza con beneficio di tutti, anche se all’epoca si organizzò un movimento tipo “no global” che si opponeva alla diffusione delle macchine, divenuto famoso con il nome di luddismo.

    RISORSE NATURALI DI COMBUSTIBILI
    Fonte………………………………………..…anni

    Petrolio…………………………………………40
    Gas……………………………………………….50
    Carbone………………………………………200
    Uranio………………………………………..200
    Lignite………………………………………..300
    Uranio in surgeneratori………..…20.000
    Uranio e torio in surgeneratori …infinito

    Per quanto concerne le riserve stimate di combustibili fossili, va fatto presente che lo sfruttamento di riserve non convenzionali di combustibili fossili (giacimenti dei fondi oceanici, scisti bituminosi, idrati di metano) potrebbe elevare di diverse centinaia d’anni l’attuale disponibilità dalle riserve convenzionali, anche se va detto che lo sfruttamento dei giacimenti non convenzionali pone problemi severi sia di carattere ambientale che di costi. Quanto all’uranio, questo elemento può estrarsi, ma ad un costo sino a 10 volte quello attuale d’estrazione, da giacimenti convenzionali, anche dall’acqua marina che ne contiene in concentrazioni di circa 3 ppb (parti per miliardo). C’è però da notare che l’impiego di reattori di nuova generazione porterà la durata delle riserve d’uranio a 20.000 anni.

    Le risorse naturali d’Uranio
    Le riserve accertate d’Uranio sono oggi più ricche in potenzialità energetica di quelle petrolifere, benché siano state finora meno investigate. I Giapponesi studiano l’estrazione dall’acqua del mare… cosa possibile e che darebbe accesso a quantità ancora più significative, ma con un prezzo del kg di Uranio molto più elevato dell’attuale.
    In certe regioni si trova Uranio nel minerale in natura fino al 50% di purezza (per esempio Cigar lake in Canada).

    Si dimostra che al raddoppio dei prezzi dei vari combustibili risulterebbe che l’aumento percentuale del prezzo del kWhe (chilowattora elettrico) prodotto è pari a:

    Nucleare………….. 9%
    Carbone…………. 31%
    Gas…………………66%

  2. Oggi si devono dare risposte puntuali e non risposte evasive.
    Continuare poi con considerazioni capziose e fuovianti quando non fossero pure strumentali è da irresponsabili.

    Ricordo a tutti che le piccole-medie imprese, strozzate da i costi impropri fra i quali quelli dell’energia, stanno delocalizzando all’estero oppure nel meridione d’Italia dove c’è illegalità diffusa: leggi lavoro nero, evasasione fiscale e altro e questo dà la misura di cosa potremo attenderci per il futuro.

    Irresponsabili di tutto il Mondo unitevi!

    Il futuro senza energia economica ed abbondante riproporrà forme di schiavitù nuove.
    Dico alle “anime belle” che l’abolizione della schiavitù fu possibile quando l’energia muscolare fu sostituita e la rivoluzione industriale la permise con l’energia meccanica ottenuta dalle caldaie a vapore alimentate dal carbone.

    Senza energia economica ed abbondante scordatevi la

    DEMOCRAZIA

    come oggi viene intesa.

  3. Gentile Renzo,

    in Italia si vogliono costruire i reattori di III generazione non quelli di IV o V.

    Il progetto di estrarre uranio dall’acqua marina è molto vecchio e di fatto non è mai stato sperimentato perché, al momento, l’estrazione prevederebbe una quantità di energia superiore a quella che verrebbe fuori dall’uranio. La quantità di uranio presente negli oceani è molto grande, forse 4.5 miliardi di tonnellate, che è un mille volte superiore alle riserve di uranio minerale a noi note (circa 3 milioni di tonnellate secondo la USGS).
    Ci sono enormi difficoltà per estrarre dal mare minerali presenti in quantità infinitesimali e l’uranio presente in una concentrazione di circa 3mg/m3, ovvero 3 parti per miliardo, non fa eccezione!

    Per quanto concerne il torio (le riserve mondiali sono tre volte quelle dell’uranio), viene detto che le difficoltà di questo reattore siano legate agli enormi investimenti e al fatto che i prototipi richiedono decine di anni prima di passare alla fase industriale.

    Attenendoci allo staus quo, e tralasciando il futurismo, di fatto le riserve di Uranio sono poche e controllate dalle “ 7 cugine”. Il combustibile pronto per l’impiego, uranio arricchito, è per giunta fornito da 4 società (Areva, Urenco, Rosatom, Usec).
    Le lobby non faranno certo gli interessi degli italiani.

    Saluti
    Anna Simone

    1. Cara Anna,
      Parto dalla considerazione che tu (spero di non travalicare col tu diretto) abbia a cuore le sorti tua e dell’intera umanità oggi presente nonché quella delle future generazioni.
      Penso non ti dispiaccia di poter avere a disposizione energia elettrica economica (purtroppo non in Italia) ed abbondante, grazie anche all’importazione del 13% del nostro fabbisogno che, altrimenti, non saremmo in grado di produrre se non a costi proibitivi a causa dell’attuale mix dei carburanti utilizzati, sbilanciati sugli idrocarburi per oltre lo 80%.

      L’ Italia dopo aver incentivato a piene mani le FER oggi ha questo mix energetico:

      Il totale produzione anno 2008 è stato pari 311,2 TWh
      di cui in percentuale

      Fossili______________________80,75%
      Nucleare_____________________0,00%
      Rinnovabili___________________18,70%
      Da rifiuti non rinnovabili___________0,55%

      Totale______________________100%

      di cui fra le Rinnovabili sul totale prodotto di 311,2 TWh

      Idraulica_________13,37%
      Eolica____________1,57%
      Biomasse__________1,90%
      Fotovoltaica________0,08%
      Geotermica_________1,77%

      Totale____________18,69%

      Taccio sui costi che hanno sostenuto per la tecnologia eolica – max. anni 20 – e per quella fotovoltaica – max. anni 20÷25.

      Inoltre importiamo circa il 29 TWh da elettronucleare pari a circa il 13% dei nostri consumi ovvero 311,2+28,8= 340 TWh

      Ecco il motivo per cui dico che l’Italia non è mai uscita dal nucleare!

      La tua coscienza è tranquilla sapendo che nell’anno di grazia 2011 un terzo dell’umanità non conosce ancora l’energia elettrica?
      Se per loro pensi sia un bene sarebbe ora che anche tu ti unissi a loro per condividere i vantaggi di cui godono.

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