La Listeria monocytogenes, un batterio potenzialmente molto pericoloso che riesce a resistere anche alle basse temperature, sta dando più di qualche problema a causa di un focolaio europeo.
Non bisogna allarmarsi, ma solo mettere in pratica degli accorgimenti per evitare possibili contagi dagli alimenti: in Italia, al momento, non risultano infezioni.
I richiami
L’ultimo prodotto a esser richiamato dal commercio è stato un lotto del prosciutto cotto ‘Cesare Fiorucci’ per rischio di Listeria. Il richiamo “cautelativo per possibile presenza di Listeria” da parte del ministero della Salute è pubblicato sul sito del dicastero. Quelli precedenti hanno coinvolto vari prodotti a base di verdure surgelate: un mix di quattro verdure a marchio Pinguin (per la presenza di Listeria in mais congelato), mais e mix di verdure Freshona (solo in Sicilia), alcuni lotti di quattro tipologie di minestroni Findus (Tradizionale, Sapori della tradizione, Sapori orientali, Bontà di semi).
La listeriosi rientra nel gruppo di malattie per cui sono state stabilite sia negli Stati Uniti sia in Europa reti di sorveglianza sulla sicurezza alimentare con obbligo di denuncia, così da agire ritirando i prodotti dal mercato e adottando tutte le misure necessarie negli impianti di produzione dove viene trovato il batterio.
Cosa fare
I consigli provengono da EpiCentro, il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica, dell’Istituto superiore di sanità.
La migliore strategia per contrastare la listeriosi è la prevenzione, quindi bisogna rispettare le norme di igiene e attenzione previste per tutte le altre tossinfezioni alimentari.
Raccomandazioni per il lavaggio e la manipolazione degli alimenti:
-risciacquare per bene gli alimenti crudi, come frutta e verdura, sotto l’acqua corrente;
-prima di mangiarli, tagliarli o cuocerli (anche se verranno sbucciati);
-pulire alimenti come meloni e cetrioli con una spazzola pulita;
-asciugare i prodotti con un panno pulito o un tovagliolo di carta;
-separare le carni crude dalle verdure e dai cibi cotti e pronti al consumo.
Raccomandazioni per la cucina:
-lavare le mani, i coltelli, i piani di lavoro e i taglieri dopo manipolazione e la preparazione cibi crudi;
-mantenere la temperatura del frigorifero entro i 4°C e del congelatore sotto i -17°C;
-mantenere il frigorifero pulito, soprattutto da avanzi di carni cruda;
-pulire le pareti interne e ripiani del frigorifero con acqua calda e sapone liquido.
Raccomandazioni per la cottura:
-cuocere bene gli alimenti, ricordiamo che Listeria muore con la cottura.
Raccomandazioni per la conservazione sicura degli alimenti:
-consumare i prodotti precotti, o pronti per il consumo alimentare, appena possibile;
-non conservare i prodotti refrigerati oltre la data di scadenza;
-dividere gli avanzi di cibo in contenitori poco profondi così da farli raffreddare più velocemente, chiuderli e consumarli entro 3-4 giorni.
Raccomandazioni sui cibi da preferire/evitare:
-non mangiare formaggi molli (o bere latte) se non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato.
I soggetti a rischio, come le donne in gravidanza e le persone immunodepresse, dovrebbero anche: evitare di mangiare panini contenenti carni o altri prodotti elaborati da gastronomia senza che questi vengano nuovamente scaldati ad alte temperature; evitare di contaminare i cibi in preparazione con cibi crudi e/o provenienti dai banconi dei supermercati e delle delicatessen; non mangiare formaggi molli se non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato; non mangiare paté di carne freschi e non inscatolati; non mangiare pesce affumicato, a meno che non sia inscatolato in forme che non deperiscono a breve scadenza.
Anna Simone